di Redazione, #Cultura
Un reportage urbano per viaggiare e raccontare, con nuovi occhi, i percorsi di mobilità sostenibile del territorio; una residenza creativa rivolta al mondo del design e dell’architettura per immaginare nuovi ritmi di vita urbana ispirati alla “città dei 15 minuti” di Carlos Moreno; un’altra che coinvolgerà studenti e professionisti grafici in un esercizio di immaginazione della città possibile con uno sguardo particolare all’opera di Massimo Dolcini. Pesaro chiama a raccolta gli interessati al percorso di co-creazione della candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2024” attraverso tre “esercizi di cittadinanza culturale” – a partecipazione gratuita – promossi da Comune di Pesaro e AMAT (Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali).
Dopo la presentazione della manifestazione d’interesse – prima tappa “istituzionale” del percorso avviato da gennaio e che si concluderà a ottobre con la consegna del dossier di candidatura al Ministero della Cultura – Pesaro prosegue il suo percorso di coinvolgimento dei cittadini al documento in cui traccerà le linee programmatiche «di un percorso inedito, condiviso e rappresentativo dell’intero territorio», come precisa il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini nel presentare le tre iniziative: «I giovani in particolare, sono gli interlocutori a cui ci rivolgiamo con questa “sperimentazione collettiva”. L’energia e la visione dei partecipanti (artisti, professionisti, abitanti, associazioni, turisti, portatori di interesse che gravitano intorno a Pesaro) potranno partecipare a esperienze guidate da professionisti che rafforzeranno l’identità di un territorio e che contribuiranno a disegnare il ritratto della città che desideriamo domani, ponendo la cultura al centro di una politica dello sviluppo che ci aspetta».
Sperimentazione che coinvolgeranno i professionisti della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive e che si svolgeranno in collaborazione con l’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino; il Corso di Laurea in Design dell’Università della Repubblica di San Marino; l’istituto tecnico Bramante-Genga di Pesaro, sede del Museo Dolcini, lo Studio Startt di Roma.
Gli “esercizi di cittadinanza culturale” sono lo strumento di coinvolgimento della comunità, scelto dal gruppo di lavoro di Pesaro 2024, per la costruzione del quartiere dell’immaginario: quartiere perché in prossimità a luoghi e soggetti reali che popolano il territorio; immaginario perché cerca le proprie modalità nel rendere visibile l’invisibile e nel far esistere qualcosa che ancora non esiste. «Sono i cantieri della Pesaro che (ancora) non c’è – spiega Gianni Berardino, di PanSpeech (società di progettazione culturale specializzata in digital humanities) tra le realtà coordinatrici del progetto – spazi trasversali di pensiero e incontro in cui vagliare il possibile e esplorare l’ignoto a partire da una nuova consapevolezza dell’esistente e da cui guardare l’esistente con le lenti dell’immaginazione. Spazi in cui mettere a fuoco desideri e valori inespressi, sperimentare nuove forme di ascolto e osservazione di sé e della città, raffigurare e raffigurare nuove forme di vita in comune».
Ed ecco gli “Esercizi di Cittadinanza Culturale”:
1 – “Capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano” – Esercizio di cittadinanza culturale #1
Attraversare la città seguendo le linee della Bicipolitana ed extrapolitana di Pesaro e farne un racconto digitale guidati da professionisti di nuovi media e comunicazione digitale. È l’occasione offerta da “#1 capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano”, rivolto ai giovani fra i 16 e i 22 anni interessati a sperimentare nuovi formati, linguaggi e temi del reportage.
Individualmente o a gruppi di massimo 3 persone, i partecipanti potranno scegliere una linea urbana, Bicipolitana o extrapolitana e percorrerla più volte, attraversare la città da un capolinea all’altro e nei due sensi, scendere e esplorare a piedi i dintorni delle fermate o il tragitto, realizzare un “racconto digitale” dei viaggi. I lavori saranno seguiti da tutor accademici, studiosi e professionisti. Previsti, fino al 9 settembre, ogni settimana dalle 18 alle 19, su gmeet, momenti di confronto in cui chiedere consigli, opinioni, discutere dell’esperimento.
È possibile aderire in ogni momento. I reportage dovranno essere inviati o segnalati (in caso di link a siti o pagine/profili social) alla mail comitato@pesaro2024.it entro il 10 settembre 2021. A conclusione del primo step, il percorso proseguirà sulla base del gruppo di lavoro, delle indicazioni e degli stimoli emersi per accompagnare la candidatura attraverso le diverse fasi dal processo.
Il progetto – a cura dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro – è aperto ai giovani del territorio. È possibile aderire in ogni momento scrivendo una mail all’indirizzo comitato@pesaro2024.it con oggetto “#1 capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano”. I primi 15 iscritti potranno richiedere un pass gratuito per linee urbane, per i servizi di sharing di monopattini e bike. Previsto il rilascio di un attestato di partecipazione; gli iscritti saranno citati nei credits del dossier di candidatura di Pesaro “Capitale Italiana della Cultura 2024”. Qui la scheda completa: “Capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano” .
2 – “Identità visiva come bene comune” – Esercizio di cittadinanza culturale #2
Il design come racconto dello sguardo “pubblico” sulla città. È il tema della residenza creativa “Identità visiva come bene comune”, rivolta ai giovani creativi in programma dal 3 al 7 settembre a cura della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive e in collaborazione con l’ISIA di Urbino e il corso di laurea in Design dell’Università della Repubblica di San Marino.
I partecipanti sono invitati a sviluppare un progetto grafico individuale o in team (max 4 persone), che contribuirà a costruire un’identità visiva per la città che non c’è, a popolarsi di segni e sogni. Prevede escursioni sul campo, ricerche in biblioteche, archivi o musei, visite a eventi culturali e luoghi di interesse culturale, storico o sociale. I lavori della residenza saranno accompagnati da lezioni e talk tenute da accademici, studiosi e professionisti di solida esperienza, che introdurranno i partecipanti all’eredità Dolcini e ai modelli e metodi di progettazione partecipata dell’identità visiva pubblica. I partecipanti saranno assistiti da due tutor in presenza e dal coordinatore della residenza, che supportano l’elaborazione e sviluppo dell’idea e metteranno conoscenze ed esperienze teoriche e tecniche a disposizione dei residenti.
La residenza si terrà nella sede dell’istituto Bramante-Genga (da confermare) sede del Museo Dolcini, e si svolgerà dal 3 al 7 settembre 2021, dalle ore 10 alle ore 19.
La frequenza è gratuita e aperta a studenti e professionisti del design. È necessaria l’iscrizione tramite mail a comitato@pesaro2024.it (info tel. 0721.387651) Richiesto un breve curriculum vitae. La residenza si attiverà al raggiungimento di 10 partecipanti e prevede un numero massimo di 15 partecipanti. Per i residenti fuori regione sarà verificata la disponibilità di un servizio di foresteria. La scheda completa qui: “Identità visiva come bene comune”.
3 – “La città spazio-temporale. Idee, concetti e visioni per un urbanismo di prossimità”
La residenza creativa si rivolge alla comunità multiforme del design, l’architettura e l’industria culturale e creativa, interessata a immaginare nuovi ritmi di vita urbana, nuovi modi di occupare lo spazio e il tempo e trasformare l’uso che facciamo dell’uno e dell’altro con il fine ultimo della qualità dell’abitare, del singolo abitante e della comunità nel suo insieme. Il progetto si ispira alla città dei 15 minuti teorizzata da Carlos Moreno, che ripensa la pianificazione e lo sviluppo urbano a partire dall’idea di prossimità, di un abitare in cui lavoro, negozi, assistenza sanitaria, istruzione, benessere, cultura e divertimento sono raggiungibili entro quindici minuti, a piedi o in bicicletta.
L’esercizio prevede momenti di ricerca sul campo e d’archivio, visite dei quartieri, esplorazione del patrimonio architettonico, momenti di dibattito e confronto collettivo, talk con ospiti invitati che apporteranno conoscenze e esperienze del territorio da molteplici punti di vista. I lavori saranno accompagnati da lezioni e talk tenute da accademici, studiosi e professionisti di solida esperienza tematica e territoriale e supportati da due tutor in presenza, che supporteranno i partecipanti nell’elaborazione e sviluppo delle proprie idee.
La residenza avrà come base gli spazi della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, e si svolgerà dal 3 al 7 settembre 2021, dalle ore 10 alle ore 19. La frequenza non prevede costi; è aperta a studenti (licei e istituti artistici / accademie / università) e professionisti del design (grafici e illustratori) residenti e non nel Comune di Pesaro. È necessario iscriversi inviando una mail a info@centroartivisivepescheria.it (info tel. 0721.387651) indicando il proprio interesse a partecipare. È richiesto un breve curriculum vitae.
Scheda completa e programma: “La città spazio-temporale. Idee, concetti e visioni per un urbanismo di prossimità”.
(9 agosto 2021)
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