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Una grande catena umana, nel rigoroso rispetto del distanziamento e delle norme anti-Covid, ha unito Assisi e perugia per la consueta, moltitudinaria Marcia per la Pace che dev’essere andata di traverso alla giunta umbra dei buoni leghisti solo a parole, sorella di quella Lega che a Ferrara vuole controllare i libri nella biblioteche, come già fatto a Todi.
La marcia perché “è tempo di fare pace ed è tempo di prendersi cura”, come recitava il motto dell’appuntamento al tempo della pandemia e del distanziamento che, attraverso l’empatia generata dalla solidarietà, ha “ricucito” seppur simbolicamente, quella distanza obbligata dalle norme anti-Covid facendo sentire la propria vicinanza pur nel distanziamento. Per “smetterla di essere gli uni contro gli altri”.
(12 ottobre 2020)
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