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Il Consiglio comunale di Pescara se ne strafrega degli attacchi omofobi, perché per i fasciosvranisti al potere il pestaggio di un 25enne omosessuale è cosa insignifcante essendo egli diverso e quindi in qualche modo meritevole di essere pestato da un gruppo di giovanissimi del luogo, quasi tutti sotto i vent’anni con una ragazza al centro del branco.
La giunta neofascista e sovranista ha così bocciato un ordine del giorno contro l’omofobia presentato dopo l’aggressione, avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì; l’ordine del giorno era stato presentato dal consigliere Giovanni Di Iacovo (Pescara Città Aperta) e sostenuto dal centrosinistra, ed ha ottenuto il voto contrario di tutto il centrodestra che risulta sempre più composto da reazionari incendiari che sembrano avere in odio l’allargamento dei diritti e la convivenza armoniosa.
La mozione, scrive l’agenzia ANSA, invitava il sindaco e la Giunta a “dichiarare che Pescara è una città che non discrimina e che ama e rispetta i suoi cittadini omosessuali e transessuali che sostanzierà questa sua dichiarazione attraverso quattro punti: impegnarsi per accelerare l’approvazione di una legge contro l’omotransbifobia; costituire il Comune di Pescara parte civile contro le aggressioni omofobe; aderire alla rete degli enti locali contro le discriminazioni; individuare una figura nell’amministrazione che funga da interlocutore per le associazioni del Pride”.
E il neofascismo sovranista si è ben guardato dall’approvare una simile lezione di civiltà.
(1 luglio 2020)
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