di Giovanna Di Rosa
Troviamo sempre più sgradevole l’ingombrante presenza di Grillo dentro la politica italiana, del resto non fa quello che farebbe un padre padrone nei confronti dei figli che vogliono emanciparsi? Solo che lui lo fa peggio. L’ultima trovata è la letterina a Elly Schlein dove le consiglia di prendersi Conte come segretario perché ha regalato al PD milioni di voti.
Non per difendere il PD, ma Grillo straparla di un partito che milioni di voti ce li ha da sempre. Senza impennate né precipitate, sempre a due cifre e sempre credibile, con i suoi difetti, per milioni di elettrici e elettori. La lettera rende evidente le ragioni per cui Grillo si è gettato a capofitto dentro la politica italiana: distruggere il PD con il quale poi, dopo mille giravolte, dopo avere accreditato l’orrendo governo giallo-verde, ha addirittura fatto due governi, perché Grillo si sentiva ormai lo statista. L’unico e l’altissimo.
Una pena. Un colpo di teatro fatiscente da guitto che ha esaurito la sua poca fantasia.
“Le scrivo questa lettera di referenze perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Partito Democratico” (il resto della lettera sul Corriere). Grillo fa pesante sarcasmo su quello che sottolinea essere l’equilibrismo di Conte che riesce a non dire nulla facendo finta di dire molto (e poi prende le decisioni dentro il partito): il sarcasmo del resto è l’unica cosa che sembra essergli rimasta, oltre al gusto pessimo e ai soldi per noleggiare casermoni viaggianti per girarvi un video di dubbio gusto (addirittura peggio dell’altro in cui difendeva il figliolo accusato di violenza sessuale parlando di pisellino).
Se è questa la proposta politica di Grillo, se questi sono gli argomenti politici con i quali il già fin troppo Elevato pensa di mettersi di traverso, c’è poco da sperare (per i Toninelli di turno) perché significa che il M5S di Grillo era proprio quello che sembrava: una esercito di scappati di casa.
Ora pare che i figliocci scapestrati di Grillo vogliano diventare grandi e lui ha deciso di non lasciarglielo fare. Fa piangere più che ridere. E del resto, a guardare bene come si muove, sembra proprio che il comico, tale è rimasto, voglia far dimenticare a tutti che Conte sta dove sta perché ce lo ha messo lui.
P.S. Non sono elettrice né del PD né del M5S. Dunque si tranquillizzi chi ritiene che scriva per spirito di parte.
(7 dicembre 2024)
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