di Gh.Gr.
L’ospedale di Al-Awda a Gaza è stato costretto a chiudere dopo un terrificante assedio di quattro giorni, l’ultimo di una serie di attacchi sistematici alle strutture sanitarie da parte delle forze israeliane. Il personale e i pazienti sono stati costretti a lasciare uno dei pochi ospedali ancora funzionanti nel nord di Gaza, che Medici Senza Frontiere (MSF) supportava dal 2018.
L’ospedale ha continuato a funzionare dall’inizio della guerra nonostante le terribili condizioni e i continui attacchi all’assistenza sanitaria, ma il 19 maggio l’ospedale è stato circondato dai carri armati e il personale e i pazienti sono stati costretti a ripararsi sotto i tavoli e i letti mentre i proiettili e i bombardamenti infrangevano le finestre. Al-Awda è un’ancora di salvezza per la popolazione del nord di Gaza. MSF chiede la protezione dell’ospedale di Al-Awda, che deve poter continuare a fornire cure ai pazienti, e quella di tutte le strutture sanitarie, dei pazienti e del personale medico a Gaza.
(25 maggio 2024)
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