Sì del Consiglio comunale all’ordine del giorno per il “Centro per l’autismo” in cui si chiede “Una collaborazione bipartisan per dare finalmente risposte concrete alle famiglie di coloro che soffrono dei disturbi dello spettro autistico”. Tra gli altri temi affrontati e votati oggi dall’emiciclo: la Convenzione per la “Gestione associata Suap”; l’approvazione del Regolamento comunale che recepisce le indicazioni previste dal decreto “Salva Casa”; l’acquisizione gratuita delle aree utili alla realizzazione della “rotatoria del melograno” a Ponte Valle; l’approvazione dello Schema di convenzione del progetto ITI che coinvolge anche Comune di Fano e Regione.
Alla prima interrogazione, presentata dalla consigliera Giulia Marchionni con oggetto bando sicurezza stradale, ha risposto l’assessora alle Manutenzioni Mila Della Dora: «Poiché il modulo per la compilazione della domanda del bando regionale (per la concessione di contributi a favore dei Comuni marchigiani per la progettazione e realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della rete stradale, ndr) non era particolarmente chiaro nella formulazione, il Comune non ha indicato né che c’era la fusione né che non c’era, per cui stiamo valutando se ci sono i presupposti per presentare ricorso al Tar o ricorso straordinario al Capo dello Stato non essendo ancora scaduti i termini; a tal fine abbiamo presentato accesso agli atti in Regione. Bisogna comunque considerare che si tratta di un bando che viene finanziato tutti gli anni e che l’esito del giudizio ha sicuramente tempi lunghi».
È stata presentata da Dario Andreolli, l’interrogazione sulla “Rimozione della lapide commemorativa in onore dei caduti partigiani, presso la vecchia sede Totem”. Con il documento il consigliere ha chiesto «per quale motivo sia stata tolta dalla facciata dello stabile; qual è la destinazione attuale della lapide e se ne è prevista la ricollocazione in altra sede». L’assessore alle Nuove Opere Riccardo Pozzi ha spiegato il percorso amministrativo: «Il 24 novembre 2022, il Comune ha chiesto la verifica dell’interesse culturale del fabbricato comunale di Villa San Martino, considerata la previsione di alienazione dello stesso. Il 28 febbraio 2023, la Commissione regionale ha accertato l’insussistenza di tale interesse fatta eccezione per il parapetto murario». Con l’asta pubblica del 24 gennaio 2024 si è giunti alla valorizzazione dell’immobile di via degli Artigiani; il 16 luglio 2024 è stata presentata alla Soprintendenza la domanda di autorizzazione al distacco di beni culturali relativo alla lapide. «Domanda autorizzata – ha ricordato Pozzi – a condizione che l’esecuzione fosse svolta con l’ausilio e sotto la supervisione di un restauratore abilitato. Con determina dirigenziale del 30 settembre 2024, previa indagine esplorativa di mercato con richiesta di 3 preventivi a ditte specializzate, è stato affidato a Gamma srl l’incarico di supporto richiesto. Il 4 novembre si è proceduto al distacco della lapide, trasportata in sicurezza al Centro operativo comunale, in attesa della nuova collocazione». L’assessore ha concluso sottolineando «il corretto percorso amministrativo seguito per il distacco della lapide», mentre sulla destinazione finale della stessa precisa che «sarà risultato di una condivisione che faremo a partire dal nuovo Consiglio di Quartiere».
Approvata all’unanimità (30 voti favorevoli) la delibera a firma del vicesindaco assessore Ricerca finanziamenti Daniele Vimini per le “Strategie territoriali per lo sviluppo sostenibile e integrato delle aree urbane – PR FESR MARCHE 2021-2027 / PR FSE+ MARCHE 2021-2027” e l’“approvazione Schema di convenzione con il Comune di Fano. Delibera presentata dall’assessore Riccardo Pozzi: «Analogamente a quella in discussione in Consiglio regionale e a quella che oggi andrà al voto anche nel Consiglio comunale di Fano, la delibera propone la revisione dello Schema di convenzione per Fano, revisione che conferma la progettualità dell’Amministrazione pesarese, a valore nel 2025, che ci permetterà di intervenire su 3 contenitori, spazi, luoghi aperti della città». Il primo è il Giardino Riz Ortolani, «Intervento da 1 milione inserito nella riqualificazione più ampia della Cittadella della Musica, con cui si recupererà questa porzione di verde importante al servizio di un luogo strategico del centro storico». C’è poi il milione di euro per gli Orti Giuli, «Dopo l’esito negativo arrivato dal bando Pnrr per il recupero dei giardini storici, bando che ha avuto una premialità premiante per i giardini di ville private, abbiamo recuperato il progetto di candidatura per rispondere a una delle parti di maggior valore del centro storico, per essenze, spazi verdi e pertinenze che lo caratterizzano». Ultimo luogo è il locale pubblico di Via Venturini (ex cinema Moderno), «che diventerà spazio laboratoriale per valorizzare tipicità e prodotti del territorio». Sono interventi che «insieme alla Regione e al Comune di Fano sono oggetto della Convenzione che ci consentirà l’attivazione delle progettualità nel 2025» ha concluso Pozzi.
Si è poi passati al voto (20 favorevoli, 9 astenuti) per l’approvazione del “Regolamento per la determinazione delle sanzioni amministrative pecuniarie e delle somme da corrispondere a titolo di oblazione previste in materia di abusi edilizi dal D.p.r. n. 380/2001, modificato e integrato dal “Decreto Salva Casa)”. Delibera portata in Consiglio dall’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili, che ha detto: «Fino ad oggi il Comune di Pesaro non aveva un vero e proprio regolamento, che si è reso necessario con l’entrata in vigore del nuovo decreto Salva Casa per recepire le novità normative introdotte». Il Regolamento si compone di 12 articoli, spiegati in assise.
Passa in Consiglio comunale anche la Convenzione per la “Gestione associata Suap (Sportello unico per le attività̀ produttive)”. L’assessore Nobili, nel presentare la delibera – che ha ricevuto 16 voti favorevoli e 11 astenuti – ha sottolineato: «Una convenzione che abbiamo da anni (2010-11), per cui il Comune di Pesaro è capofila. Il precedente documento è stato leggermente snellito e integrato grazie a fondi PNRR che abbiamo ottenuto e che ci permetteranno di rendere più efficiente lo strumento». Come sottolinea Nobili: «Nella convenzione non viene riportato il “quantum” dovrà essere dato dai singoli comuni aderenti. Ci sarà una quota fissa, il resto sarà definito in base al numero delle pratiche svolte».
Ottiene 29 voti favorevoli la delibera per la “Proposta di acquisizione a titolo gratuito di aree per la realizzazione di una rotatoria in località Ponte Valle” presentata dall’assessore Pozzi: “Delibera che nasce dal buon lavoro che l’ufficio Patrimonio sta portando avanti da anni nella sua attività di ricognizione del patrimonio pubblico comunale e nella valutazione delle incongruenze tra l’uso pubblico di un immobile di proprietà privata. Nella delibera si inserisce però anche una volontà ben precisa dell’Amministrazione, quella di intervenire nuovamente per la messa in sicurezza di un’intersezione stradale delicata, che è stata purtroppo sede di incidenti drammatici. La delibera crea infatti le condizioni per realizzare una rotatoria all’intersezione tra strada Ponte Valle e strada Valle Tresole, intervento che darà completezza a quelli già messi in campo dall’Amministrazione, come la strettoia e il potenziamento dell’illuminazione, realizzati per ridurre la pericolosità dell’incrocio». Nel frattempo, «I proprietari privati dell’area interessata dalla realizzazione della rotatoria (di circa 622 mq) si sono impegnati a conferire a titolo gratuito la stessa. Oggi il Comune la acquisisce nel proprio patrimonio aggiornando il Piano della Alienazioni e Valorizzazioni”.
Ha chiuso la parte del Consiglio dedicata alle delibere quella dell’assessore al Patrimonio, Riccardo Pozzi sulla “regolarizzazione patrimoniale delle strade d’uso pubblico” del Comune con “l’acquisizione gratuita di un frustolo di terreno adibito a sedime stradale” in strada del Foglia. Delibera che ha ottenuto 27 voti favorevoli.
“È un intervento che interessa una delle arterie principali della città, un’arteria importante di Borgo Santa Maria che dialoga anche con il progetto di viabilità sostenibile Move in Bike – ha detto Pozzi -. Per questo l’Amministrazione ha valutato l’interesse ad acquisire la particella anche per la manutenzione e/o modifiche della strada stessa. Abbiamo quindi invitato i proprietari – a cui gli uffici sono riusciti a risalire nella totalità del nucleo familiare – a cedere a titolo gratuito le rispettive quote di proprietà del frustolo (che risulta a tutti gli effetti adibito ad uso stradale pubblico, destinazione tuttora in atto e che permane da tempo immemorabile) all’Amministrazione. I titolari, hanno dato disponibilità alla cessione gratuita a favore del Comune, trasmettendo apposita dichiarazione di consenso”.
Mozioni e ordini del giorno
Ad aprire la parte dedicata a mozioni e ordini del giorno è stato quello urgente di Maruska Palazzi sul “Centro per l’autismo: per la sede di Pesaro è a rischio la realizzazione” votato favorevolmente da 20 consiglieri. Prima della discussione, il consigliere Dallasta ha detto: «Visto quanto riportato dalla consigliera sul mio conto nei giornali, nei social e anche nel documento che sta per presentare e che riporta informazioni false, chiedo il ritiro dell’odg da parte della consigliera e le sue scuse pubbliche».
Tramite il documento, la consigliera indica che il “Consiglio comunale auspica che la Regione Marche e tutti gli uffici competenti, si ravvedano sulla decisione di spostare fuori Pesaro il Centro per l’Autismo, confidando in una collaborazione bipartisan di tutti i consiglieri comunali e regionali, per dare finalmente risposte concrete alle famiglie che da troppo tempo attendono, sopperendo in proprio al difficoltoso compito di cura e assistenza dei propri cari”. «Trovo che questa possa essere un’occasione per chiarirsi – ha sottolineato la consigliera, che ha ripercorso i passaggi in commissione e quelli sulla stampa -. Nella seconda giornata di incontri della Commissione 4 “Politiche Sociali”, il consigliere Dallasta ha sollevato la questione del Centro autismo avendo sentito nominare semplicemente la parola “autismo” in un passaggio narrativo dell’ospite in rappresentanza della sanità pubblica, la dottoressa Verni, referente dell’UMEE e dell’UMEA. La sottolineatura riferita al Centro fatta da consigliere Dallasta, mi ha messo in una situazione di imbarazzo e preoccupazione. Condizione che mi ha fatto richiedere una specifica direttamente a questo consiglio e alla regione Marche attraverso l’odg». Poi: «Parlando anche per voce dei consiglieri di maggioranza della Commissione 4 – tutti pienamente disponibili alla collaborazione fattiva per giungere ad una conclusione nei tempi più rapidi possibili della situazione – dico che vogliamo sapere dove e quando partiranno i lavori per il Centro e prima, magari, suggerisco di sospendere le risorse per farle rientrare in Regione».
Sull’Ordine del Giorno è intervenuto anche il sindaco Andrea Biancani sottolineando di aver seguito la tematica da vicino «per sei anni come Consigliere regionale. Non è certamente una pagina positiva del nostro territorio – ha precisato -. Al tempo, nel 2018, la Regione Marche aveva deciso di finanziare due centri per l’autismo (anche residenziali), uno nella provincia di Ascoli e l’altro in quella di Pesaro e Urbino – in particolare nella città di Pesaro – per 400mila euro a struttura. L’unica disponibile a mia conoscenza – di proprietà regionale – era quella tra via Alfano e via Vatielli (in un luogo di socialità totale), utilizzata per il deposito dei farmaci, di circa 750mq. Con un atto si è concretizzata quella scelta e si è portata avanti la richiesta di variante urbanistica che, all’improvviso, è stata bloccata dall’Asur (attuale Ast) per inserire in quei locali tre uffici della Centrale Operativa Territoriale che potevano essere fatti da qualsiasi altra parte». Il sindaco ha continuato nella spiegazione: “Dalla Regione era stato garantito il proseguo del progetto relativo al Centro per l’autismo che dopo 4 anni è ancora incerto, sembra non essere mai partito. A rimetterci sono certamente le famiglie, in particolare le donne che si fanno carico di tutto e che rimangono senza un supporto e un servizio fondamentale. Queste strutture servivano per dare una mano concreta a famiglie e persone affette da gravi forme di autismo, ma in sei anni non si è riusciti a fare nemmeno un progetto esecutivo. Insieme all’assessore Pandolfi mi sto occupando della situazione in silenzio per non crearci sopra un caso politico, senza quindi parlarne ai giornali e cercando di trovare soluzioni concrete per le famiglie e per chi ha bisogno». L’Amministrazione, contemporaneamente, sta portando avanti diverse proposte con gli interlocutori competenti «mantenendo il focus chiaro sulla realizzazione di un fondamentale Centro per l’autismo, e convinto che tutte le parti politiche siano unite verso un obiettivo comune: dare risposte concrete alle famiglie. Questo include anche il continuare a sollecitare le varie parti coinvolte nella questione, spronandole a fare delle azioni concrete, da parte della politica”.
(10 dicembre 2024)
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