di Redazione Pesaro
Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, ha fatto tappa ieri a Wolfsburg, città tedesca con cui la provincia di Pesaro e Urbino è gemellata da 47 anni. Ambasciatore del racconto e della progettualità de “La natura della cultura” è stato Marco Perugini, presidente del consiglio comunale, che ha preso parte alle celebrazioni per i 60 anni della comunità italiana a Wolfsburg promosse dal Comune della Bassa Sassonia a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Klaus Mohrs, i consiglieri comunali e altri sindaci della provincia. «Una bella emozione partecipare a una giornata che ci permette anche di celebrare i 47 anni di gemellaggio con la provincia di Pesaro e Urbino» ha detto Perugini. Un legame stretto non solo sulla carta, «ma che coinvolge anche le migliaia di studenti pesaresi che negli anni sono venuti in Germania e che hanno potuto poi ospitare tanti cittadini di Wolfsburg a Pesaro. Lo scorso mese abbiamo ricevuto e salutato un gruppo di ciclo-turisti di Wolfsburg nella nostra città; a loro abbiamo illustrato una parte della strategia culturale che ci ha portati ad essere titolati della Capitale italiana della cultura. Un riconoscimento che è una grande opportunità per Pesaro e tutta la provincia interessata dalla programmazione 2024. Un anno durante il quale ognuno dei 50 comuni di Pesaro e Urbino sarà, per una settimana, Capitale della cultura insieme a Pesaro; allo stesso modo ci farebbe piacere estendere questo coinvolgimento anche alle città gemellate, tra cui Wolfsburg. Sarà così anche l’anno degli italiani e dei pesaresi all’estero».
Una proposta che il sindaco Mohrs, ex assessore alla Cultura, ha subito raccolto, rendendosi disponibile a studiare un percorso che coinvolga le due città in direzione Pesaro2024.
(23 giugno 2022)
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